A scuola per diventare grandi

Non sarò esplicito sui luoghi perché ciò che racconterò sarà del tutto reale.
Non andavo molto bene a scuola fin dai tempi delle medie e mi venne imposto dai miei genitori di frequentare un istituto vicino casa.
Fin dal primo giorno di scuola non avevo fatto amicizia con nessuno se non con qualche ragazzo e ragazza con cui viaggiavo in pullman, le lezioni erano noiose e quindi non studiando ne in classe ne a casa venni obbligato a fare i recuperi pomeridiani.
Il lato positivo cominciò tutto da qui perché la professoressa che faceva rientro il pomeriggio era bellissima e già su di lei avevo più volte trasferito le mie masturbazioni notturne.
Lei all'epoca era molto giovane credo sui 34 anni e io solo 16 ma vedevo che lei era sempre molto gentile e disponibile nei miei confronti fino a che un giorno anzi un pomeriggio appena finite le lezioni mi chiese di accompagnarla a visitare un posto vicino la scuola e io non esitai gli dissi che l'avrei accompagnata volentieri.
Nel lungo cammino parlammo delle nostre vite private e sembravamo quasi conoscerci da sempre ma intuii che lei aveva pessimi rapporti con il compagno ma evitai di proseguire sul discorso. Arrivammo e prendemmo un caffè e continuammo a parlare, il sole d'autunno stava calando e il freddo pian piano si fece sentire così gli dissi di avvisarci verso il ritorno perché io ero in moto e dovevo comunque andare.
Ci avviammo ma appena fatti due passi vidi che lei rimase ferma a guardare il tramonto, era girata di spalle con un maglioncino scollato e una gonna di pelle nera molto corta, me ne accorsi solo allora di quanto era sexy, mi avvicinai e con sorpresa lei si voltò verso di me e mi disse che aveva voglia di baciarmi.
Io 16 anni con gli ormoni a mille rimasi immobile e ci baciammo a lungo così un semplice bacio lunghissimo quasi da rimanere senza fiato.
Per me non era la prima volta ma la sensazione di aver baciato una più grande era bellissima.
Ci rivedemmo il giorno seguente a scuola e lei si accorse che quel giorno non avevo la moto e mi domandò perché fossi venuto in pullman ed io risposi sorridendo che avrei trovato sicuramente un passaggio per ritornare a casa. Non so ma tra noi c'era empatia, capimmo subito la mossa successiva. Mi allontanai molto dalla scuola e quando lei passò con l'auto salii a bordo, non parlammo c'era un silenzio assoluto, la macchina si addentrò in un bosco lungo la strada ci spogliammo e senza esitazione cominciai a leccarla avevo i capelli bagnati il mio viso era come se fosse sotto una fontana sentivo le sue pulsazioni e la sua voce che imprecava di continuare, ad un certo punto lei arretrò e volle che io la possedessi da sopra, cominciai a penetrarla delicatamente mi ricordo che la sua vagina era molto stretta ma non scorderò mai il suo sapore. Gli venni dentro due volte consecutive e lei mi garanti che prendeva la pillola, continuammo per mesi quasi tutti i giorni a fare sesso ma lei era ormai drogata dal mio modo di leccarla mi diceva che orgasmi intensi così non né aveva mai avuti, spesso quando era a suo agio la penetravo analmente quasi a farla svenire. Tutto poi finì nel peggiore dei modi,ci scoprirono a scuola, chiamarono i miei genitori, lei fu trasferita e l'unico ricordo è stato lo sguardo quando ci salutammo nel corridoio della scuola. Non ci siamo più sentiti ne visti ma la scuola fa diventare grandi ❤️ora prediligo le donne molto ma molto più grandi di me.